DJI MAVIC MINI 4
Professionalità in soli 249 grammi
a cura di Alessandro Mastroserio
11/11/23
Con DJI Mini 4 sono state introdotte migliorie che ad oggi avevamo visto solo in modelli di categoria superiore.
A prima vista potrebbe sembrare molto simile al DJI mini 3 di precedente generazione, è sotto la scocca che il Mini 4 Pro riserva le più grandi sorprese, tanto da elevarlo da mezzo per l'utilizzo ludico/amatoriale a qualcosa di superiore, seppur con alcuni limiti.
Aspetto e modifiche del design
Non cambia molto nella forma, anche se le piccole modifiche estetiche non sono per nulla casuali. Scopriamo così che la parte frontale del drone evidenzia una maggior ampiezza dei due sensori anteriori, essenziali per consentire il rilevamento omnidirezionale degli ostacoli, e che di fatto cambiano un po' l'estetica generale,
c'è una modifica ancora più importante, ossia l'introduzione di una luce ausiliaria posizionata inferiormente, per migliorare il suo utilizzo con scarsa luce e per l'inedita Modalità Notte. Migliora anche il raffreddamento del drone, grazie a delle prese d'aria rinforzate nelle dimensioni e poste inferiormente sulla scocca.
Il controller offerto è lo stesso di Air 3, ossia la nuova versione DJI-RC N2 senza display, o la DJI-RC2 con display integrato.
Le dimensioni sono le stesse, il display è ancora una volta da 5,5 pollici e la luminosità massima raggiunge i 700 nits. Stavolta la scocca dell'unità è in un grigio più scuro, ci sono le due antenne esterne che danno quasi un tocco retrò al tutto, ma poi a conti fatti il feeling è lo stesso della prima versione. Si sarebbe potuta migliorare la luminosità del display sotto il sole, ma non è stato fatto, pertanto ci troveremo spesso nella condizione di cercare zone d'ombra per vedere meglio le indicazioni dell'hub.
Specifiche tecniche
Fotocamera: EFL ƒ/1.7 con sensore da 1/1,3 pollici
Dimensioni immagine fissa: 8064 x 6048
ISO: 100-6400 (o 100-1600 in modalità ad alta gamma dinamica), 100-12800 modalità notturna
Foto: scatto singolo 12 o 48 MP. Scatto a raffica:12 MP, 3/5/7 fotogrammi.48 MP, 3 fotogrammi. Formato JPEG/DNG (RAW)
Video: 4K Modalità normale a 60 fps, modalità Slow-Mo a 100 fps
Frequenza fotogrammi massima: 200 fps a 1080P / 100 fps a 4K
Formato video: MP4 (MPEG-4 AVC/H.264, HEVC/H.265)
Bit-rate max video: H.264/H.265: 150 Mb/s
Modalità colore: 8 bit o 10 bit 4:2:0 (HLG / D-Log M)
Velocità massima: 16 m/s (57.6 km/h)
Batteria: 2.590 mAh
Tempo di volo: 34 minuti massimi
Sensori: sistema di visione binoculare omnidirezionale, con un sensore 3D a infrarossi nella parte inferiore
Peso: 249 g con batteria e scheda di memoria
Dimensioni: 148 x 94 x 64 mm (piegato)
Volo
Le sue capacità restano pressoché invariate, assieme ai tempi di volo che sono molto simili a quelli del precedente modello, con un limite teorico di 34 minuti che si traduce in circa 20-25 minuti di volo reale prima che si attivi il ritorno a casa automatico, in ogni caso, si tratta di un parametro molto buono e che permette di realizzare qualche buon Hyperlapse di 10 - 15 secondi massimi,ci sarebbe la possibilità di utilizzare la nuova Batteria Intelligente Plus, capace di garantire fino a 45 minuti di volo, ma nei nostri mercati si supererebbero i 250 grammi di peso e pertanto non ne è consentito l'uso.
Rimangono invariate le ottime capacità di resistenza al vento e di stabilità generale, incredibili per un modello così leggero, nonostante Mini 4 Pro pesi solamente 249 grammi, riesce ad affrontare condizioni proibitive con grande sicurezza, restituendo filmati nitidi e stabili.
Active Track 360° e rilevamento omnidirezionale ostacoli
Il vero plus di questo modello è rappresentato dal connubio del rilevamento ostacoli omnidirezionale e dell'Active Track 360°, che consentono finalmente un utilizzo in condizioni difficili senza l'ansia di schiantare il drone.
Con Mini 4 Pro possiamo muoverci agilmente tra la vegetazione, anche se piuttosto fitta, poiché superata la paura iniziale ci si accorge di quanto sia preciso nel rilevare anche il fogliame più fine, quello che spesso dal modello precedente non veniva identificato come un rischio. Per chi opera in completa autonomia è un vantaggio importante e sblocca la strada a riprese creative prima "quasi" impossibili da realizzare.
D-LOG M
ci sono alcune specifiche che spingono più in alto la valutazione, soprattutto, la capacità di sfruttare il codec D-Log M per la registrazione video, che porta finalmente un profilo colore a 10-bit anche nel piccolo di casa DJI.
Cosa pensiamo
Contro ogni aspettativa, devo dire che DJI ha fatto un ottimo lavoro con Mini 4 Pro. Pur mantenendolo al di sotto dei 250 grammi, è riuscita a migliorarlo con alcune chicche funzionali che solamente fino a un paio di anni fa avremmo considerato "impensabili" per un modello di questa categoria.
Resta un po' di amaro in bocca se pensiamo che solo alcune delle novità sono strettamente legate all'hardware, poiché di fatto buona parte delle migliorie sono di natura software e forse un aggiornamento avrebbe permesso di goderne anche su Mini 3 Pro.
Vale la pena passare al modello nuovo? Decisamente si se il nostro scopo è utilizzarlo per piccole produzioni video a scopo professionale, poiché il gap con i modelli superiori diminuisce drasticamente grazie al D-Log M. Per fini hobbystici, invece, il Mini 3 Pro è ancora un ottimo drone sotto tutti i punti di vista, tuttavia se la presenza di un rilevamento ostacoli omnidirezionale ci dà maggior tranquillità, allora sapete già cosa dovete fare.
I prezzi partono da 799 euro per la versione base con controller DJI RC-N2, fino ad arrivare a 1.129 per la Fly More Combo, la più indicata per volare senza pensieri grazie alle 3 batterie e al gran numero di accessori inclusi.