La pubblicità italiana riparte a razzo, trainata da auto e TV

Questo trend positivo è stato sostenuto principalmente dal settore automobilistico, che ha visto un incremento degli investimenti del 25,7%, e dalla televisione, che ha beneficiato degli Europei di calcio (+26,9%).

Guardando al primo semestre dell'anno, la crescita è stata del 5,7%, un dato che conferma la ripresa del settore. Quasi tutti i mezzi di comunicazione hanno registrato un aumento degli investimenti, ad eccezione della stampa, che continua a soffrire.

I vincitori e i perdenti

• TV: Assoluta protagonista, grazie anche agli eventi sportivi.
• Radio: In crescita costante, grazie alla sua capacità di raggiungere un pubblico sempre più ampio.
• Out of Home: Segna un +13,5%, trainato da transit e outdoor.
• Cinema: Rinasce dopo la pandemia, con un +49,2%.
• Web: Cresce a un ritmo costante, trainato soprattutto dal commercio elettronico.
• Stampa: Continua a soffrire, con cali sia per i quotidiani che per i periodici.
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• Settori trainanti

Oltre all'auto, anche i settori della distribuzione e della gestione della casa hanno registrato una forte crescita, trainati rispettivamente dallo shopping online e dalle opportunità stagionali. Al contrario, i settori della moda, dei giochi e delle telecomunicazioni hanno registrato cali.

Luca Bordin, Country Leader Italia di Nielsen, sottolinea l'importanza della televisione e del settore automobilistico in questa ripresa, ma evidenzia anche il ruolo crescente del digitale e del commercio elettronico.

Il mercato pubblicitario italiano sembra aver definitivamente voltato pagina. La ripresa è evidente, trainata da settori chiave come l'auto e la distribuzione, e sostenuta da una crescente fiducia degli investitori. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi mesi, ma i segnali attuali sono decisamente positivi.